
New interview on Kathodik webzine. Thanks a lot Marco Paolucci!
Marco Paolucci contacted us for an interview with interesting questions for Kathodik Webzine.
Here is an excerpt:
ITALIAN VERSION
Continua la mia navigazione “spideristico-musicale” dell’incredibile universo di suoni e visioni che ci circonda, e ci accompagna in ogni dove e in ogni quando. Questa volta approdo sulle dune pentagrammatiche della label, di stanza a Torino, Delete Recordings. Realtà dedita alla sperimentazione e alla creazione di manufatti sonori di kathodiko interesse (qui una recensione di Vittorio Lannutti) che, come scrivo sempre, necessitava di un approfondimento tramite intervista. Detto, fatto, grazie alla disponibilità dei fondatori Luigi Pugliano e Marco Milanesio, ho potuto approfondire la nascita, la storia e il futuro prossimo della Delete Recordings. A voi la lettura.
Come è nata l’idea di fondare la Delete Recordings?
Luigi: Io e Marco Milanesio ci conosciamo da tempo. Avevamo avuto modo di lavorare insieme su produzioni della mia vecchia band (Lule Kaine). Delete nasce a Torino nel 2017.
A Torino pulsano molte e differenti realtà in ambito musicale. Esiste una cerchia di musicisti e persone che sono accumunate da intenti e gusti simili.
Ci sembrava una buona idea creare uno spazio che potesse dare supporto a questa scena.
L’idea iniziale era quella di creare una piccola label che fotografasse il momento e potesse dare visibilità alla realtà locale. Inoltre potevamo offrire le nostre rispettive professioni al servizio degli artisti. Come Delete curiamo moltissimo le produzioni. Io mi occupo del design e della comunicazione e Marco del mastering nell’O.F.F. Studio a Torino.
Marco: Nel 2017 io e Luigi decidemmo di unire gli sforzi per creare una Tape Label, l’intenzione inizialmente fu quella di proporre su supporto magnetico materiale inedito di artisti che interessassero a entrambi. Realizzare quindi tirature limitate di progetti che definimmo, senza volerne sminuire il valore, B project. Sostanzialmente si trattava di quelle produzioni finalizzate a progetti ben definiti (colonne sonore, sonorizzazioni, sperimentazioni) per i quali quindi le musiche avessero una funzione precisa.
Ma allargammo il campo, dando così anche spazio a quei lavori di transizione che spesso vengono realizzati dai musicisti con l’intenzione di sviluppare un percorso che giunga a far realizzare produzioni più definitive. Si può parlare di progetti sonori di ricerca e di direzione ma che mantengano contenuto artistico di valore.
In ogni caso l’idea era sempre stata quella di non costringerci in vincoli, in seguito modificammo questa intenzione e cominciammo a proporre produzioni realizzate in coproduzione con altri progetti simili al nostro ( ‘(r) Titan Arum)’ oppure anche realizzate ad hoc (LAY LLAMAS ‘Hidden Eyes In a Ghost Jungle’).
Di base la guida resta quella di nutrire forte rispetto e attrazione per la musica degli artisti che vogliamo coinvolgere ma in ogni caso senza interferire mai sul processo creativo.
Offriamo un supporto tecnico limitato al mastering e alla realizzazione grafica. Insomma più divulgazione che lavoro di ricerca e identità sonora precisa. Ma non è detto che in futuro si possa pensare anche a lavori da poter concepire e seguire sin dalle prime fasi. Per questo oltretutto abbiamo la possibilità di contare sul supporto di strutture come lo studio di registrazione O.F.F. del quale sono cofondatore insieme a Fabrizio Modonese Palumbo e in seguito con Paul Beauchamp. Ci sono contatti anche con professionisti della produzione video, e Luigi è un grafico di grande esperienza.
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